Newsletter: a lavoro su riforme ed economia

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Cara amica, caro amico,

dopo la pausa estiva, riprendono spediti i lavori parlamentari. Ci attende un autunno intenso: abbiamo alle porte la riforma costituzionale, le unioni civili e l’approvazione della Legge di Stabilità. L’unità raggiunta nel Partito Democratico sulle riforme costituzionali è una buona notizia. Il 2016 sarà l’anno del referendum, in cui gli elettori potranno scegliere liberamente se cambiare il Paese e dire Sì alle riforme, oppure schierarsi dalla parte di chi vuole bloccare l’Italia, come ha fatto la Lega presentando milioni di emendamenti.

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Per quanto riguarda l’economia, i primi segnali di ripresa ci dicono che stiamo andando nella giusta direzione. Grazie alla riforma del mercato del lavoro e della Pubblica Amministrazione abbiamo oggi più forza e credibilità in Italia, in Europa e nel mondo. La crescita dei consumi, dell’occupazione e la ripresa del mercato immobiliare sono segnali importanti: la fase più acuta della crisi è alle spalle, ma c’è ancora tanto da lavorare, senza cedere di un centimetro.

CANTIERE STABILITÀ – 1 OTTOBRE, ORE 14.30, CAMERA DEI DEPUTATI

L’Italia deve rafforzare la crescita economica, andare avanti con un’intelligente revisione della spesa pubblica, ridurre le tasse e le diseguaglianze. Occorre mettere in campo misure coraggiose e autenticamente riformiste, in grado di sbloccare il Paese e condurlo fuori dalla crisi più lunga dal dopoguerra ad oggi. Per favorire questo percorso, insieme a parlamentari ed economisti, abbiamo dato vita al think tank “Cantiere Stabilità”, con l’obiettivo di tradurre in proposte ed atti concreti le riflessioni di chi, come noi, è mosso dalla voglia di contribuire ad una svolta radicale, ispirata a principi di equità e giustizia.

Il primo momento di riflessione è previsto giovedì 1 ottobre 2015, alle ore 14.30, presso la Sala Salvadori della Camera dei Deputati. Il convegno è aperto e tutti possono partecipare.

Interverranno:

on. Dario Parrini
on. Irene Tinagli
on. Carlo Dell’Aringa
on. Ettore Peretti
Marco Leonardi – Professore di Economia, management e metodi quantitativi all’Università di Milano
Pietro Reichlin – Professore di Economia alla Luiss “Guido Carli” di Roma
Tommaso Nannicini – Nucleo tecnico per il coordinamento della politica economica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri

L’attuale contesto internazionale impone un cambio di passo rispetto alle politiche di mera spesa adottate in passato. “Cantiere Stabilità” vuole offrire un libero contributo in questo senso, favorire momenti di confronto fra uomini e donne provenienti da percorsi diversi, ma accomunati dal desiderio di contribuire al rilancio del sistema Italia.

MIGRANTI: SERVE UNA RISPOSTA EUROPEA

Gli ultimi giorni di estate sono stati caratterizzati da un vero e proprio esodo di profughi dall’Africa verso i confini europei. Si tratta di persone che hanno intrapreso un viaggio drammatico per fuggire dalla guerra e dalla carestia. Il nostro dovere è salvare ogni vita umana possibile. Allo stesso tempo, serve la serietà di dire che non è possibile per l’Italia ospitare un numero troppo grande di persone. Serve una risposta europea che attui una politica comunitaria di reale condivisione del problema.

La comunità internazionale, per troppo tempo, ha sottovalutato l’emergenza, mentre, quasi da solo, il governo italiano chiedeva un’iniziativa forte da parte dell’Unione Europea. Serve più attenzione e rispetto nei confronti dell’Africa, in primo luogo rilanciando la cooperazione internazionale (come ha fatto l’Italia) e adottando ogni strumento utile per realizzare, nel concreto, la pace.Schermata-2015-09-11-alle-14.04.59-600x360

Ogni Paese europeo ha il dovere di accettare le quote e di accogliere un numero definito di migranti. I rimpatri, invece, dovranno essere gestiti dall’Unione Europea, non dai singoli Stati membri.

L’Europa ha l’occasione per dimostrare di essere una comunità di intenti e di valori condivisi. Le immagini dei profughi accolti con canti e cartelli di benvenuto in Germania ed Austria ci hanno commosso. Siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto per salvare vite umane e per offrire una prospettiva di serenità ai popoli in fuga da sofferenze atroci. Ma l’Italia da sola non può farcela, serve l’aiuto di tutti.

EXPO 2015: UNO STRAORDINARIO SUCCESSO ITALIANO

Secondo i critici, l’Expo sarebbe stato un colossale fallimento per il nostro Paese. Invece, nonostante i ritardi e le oggettive difficoltà dei mesi passati, l’Esposizione universale di Milano si è rivelata un successo senza precedenti e oltre le più rosee aspettative. Il mese di agosto ha battuto tutti i record e per visitare i padiglioni più grandi sono necessarie ore di attesa. Una bellissima vittoria italiana!

Expo non è solo un momento di festa, ma anche per riflettere su come nutrire il pianeta. Serve un’attenzione maggiore ai temi della sostenibilità, della qualità della vita e della cooperazione internazionale. L’uso consapevole delle risorse rappresenta una necessità per un Paese moderno e attento al futuro. Basti pensare che, a livello mondiale, è stato quantificato in 1.3 miliardi di tonnellate lo spreco di cibo destinato al consumo umano: una quantità spaventosa, che ci chiama ad una comune assunzione di responsabilità.

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Ne abbiamo discusso nel corso di una bella serata, organizzata da Cristina Volpi, componente della segreteria del Partito Democratico Toscana, in occasione della festa de l’Unità di Lamporecchio. Alla serata è intervenuta anche la deputata Maria Chiara Gadda, prima firmataria della proposta di legge per la limitazione degli sprechi alimentari.

FUSIONI STRETTE, UNIONI LARGHE: IL FUTURO DEL NOSTRO TERRITORIO

Per quanto riguarda il livello locale, nelle ultime settimane si è intensificato il dibattito sull’assetto istituzionale del territorio. A mio avviso, per far fronte alle esigenze dei cittadini e al superamento delle province, occorre immaginare soluzioni nuove. Sono intervenuto con una lettera aperta indirizzata al direttore del quotidiano La Nazione, che aveva richiamato gli amministratori ad un impegno su questi temi.

L’Istituto dell’Unione dei Comuni è la prospettiva più credibile per lo sviluppo della provincia di Pistoia. Gli undici Comuni della Valdinievole, nessuno escluso, dovranno ragionare come un’entità unica sulle questioni più rilevanti e strategiche. Anche la Piana e la Montagna pistoiese devono affrontare la materia e prevedere come efficientare l’offerta dei servizi attraverso una gestione associata. Una sfida difficile, ma certamente possibile.

Allo stesso tempo, non possiamo sottrarci ad una seria riflessione sulle fusioni. Il passato recente insegna che territori oggi divisi hanno condiviso storie comuni: Buggiano e Ponte Buggianese, Chiesina Uzzanese e Uzzano, Agliana e Montale, in montagna Abetone e Cutigliano, solo per fare alcuni esempi. Per avviare il processo associativo occorre una partecipazione forte, vera e vitale da parte della cittadinanza, che trovi nel referendum il passaggio finale, non l’unico. Abbiamo strumenti (legge regionale 69/2007 sulla partecipazione) e sindaci coraggiosi e capaci. Adesso tocca a noi!

AGENDA DELLE COSE FATTE

(clicca sul titolo per leggere la notizia completa)

• Dibattito su sicurezza e immigrazione

• Future Dem sbarca a Pistoia

• “Nessuno ci ridurrà al silenzo” – presentazione del libro a Montecitorio

• I bambini sanno

• Palio di Pescia

• Partita Democratica

• 71esimo anniversario della Liberazione di Pistoia

• Terza edizione della Rundagiata

• Serata del vivaismo

• Centro funzionale agricolo “I Medici”

• Riunione al Ministero: confronto sulle barriere fonoassorbenti a Serravalle Pistoiese

• Festa de l’Unità di Pieve a Nievole

• Due torri, due ponti

• Il coraggio di cambiare

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Una risposta a Newsletter: a lavoro su riforme ed economia

  • rudi banti scrive:

    Ottimo, state facendo molto, e molto e molto avete da fare.
    Un piccolo suggerimento…Gli sgravi fiscali per chi assume giovani sotto i 30 anni rischia di sacrificare chi e’ over 40 o 50.
    Occorre rendere l’assunzioni degli over 30 appetibili con l’aiuto magari di corsi di aggiornamenti.
    Chi e’ senza lavoro sarebbe felicissimo rigenerarsi in nuovi stimoli.
    Ma nn deve costare all’azienda che assume.

    Inoltre suggerisco di spingere l’edilizia che e’ ferma da troppi anni.
    se non si vende il vecchio non si compra il nuovo. bloccate il consumo del terreno murativo nuovo. date agevolazioni per chi compra case vecchie e ristruttura.
    Signori, vi auguro buon lavoro.
    Rudi Banti

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