Un bonus per i giardini privati

WhatsApp-Image-20160706-796Defiscalizzare il verde privato per migliorare la qualità della vita, incrementare l’occupazione, aumentare il gettito fiscale, far emergere il lavoro sommerso e il riconoscimento dell’intera filiera sono i temi trattati ieri alla Camera dei Deputati dove si è svolta l’iniziativa dal titolo “Misure di defiscalizzazione del verde privato: migliore qualità della vita, incremento dell’occupazione”, promossa e organizzata dalle associazioni, dai distretti e dai consorzi del comparto florovivaistico italiano, coordinati da Nada Forbici e Francesco Mati.

“Grazie da un satellite in grado di fotografare la CO2 - spiega Francesco Mati, presidente del distretto vivaistico ornamentale pistoiese –  alcuni scienziati americani sono stati in grado di mappare il grado di concentrazione di Co2 della Regione Toscana. Il territorio era coperto da un velo rosaceo, segno di un inquinamento modesto di Co2, con alcuni picchi rossi che ne indicavano, invece, una forte concentrazione. Quello che però catturò l’attenzione di questi scienziati è stato il fatto che su Pistoia c’era un vuoto e, incuriositi da questo, hanno chiesto spiegazioni all’Università di Firenze. Così facendo hanno  scoperto che a Pistoia sono presenti 5 mila ettari coltivati a vivaio. Ecco, molte volte si pensa al vivaismo come alle sole serre, e non si pensa che 5 mila ettari di vivai equivalgono a 5 mila ettari di parco che migliorano la qualità dell’aria e di conseguenza della qualità della vita nella nostra città”.

“Il verde privato – sottolinea Roberto Chiti, dirigente della Confederazione Italiana Agricoltori – non è solo un elemento da apprezzare per il miglioramento estetico e paesaggistico che introduce nell’ambiente urbano e periurbano, ma è anche e soprattutto un fattore di miglioramento della qualità della vita di ogni cittadino. Per questo promuovere la diffusione del verde porterà ricadute positive non solo sull’economia ma anche  sulla qualità della vita. Da un punto di vista ecologico-ambientale, numerosi studi e ricerche hanno dimostrato l’enorme impatto che gli spazi verdi, grandi e piccoli, esercitano sulla salute umana. Ad esempio, le persone ricoverate in ospedali che offrono ampi  spazi verdi hanno tempi di guarigione più rapidi”.

Marco Cappellini, Presidente dell’Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori, si sofferma sul ruolo essenziale svolto dal verde in tutte le sue declinazioni: “Oggi è stato documentato con dati oggettivi quante polveri sottili vengono assorbite dalle piante e il risparmio per la spesa pubblica derivante dalla benefica azione degli alberi sull’ambiente e sulla salute. Il verde privato e pubblico ha, quindi, una ricaduta che va oltre l’estetica e riguarda l’ambiente, la salute, il benessere, la qualificazione del lavoro”. WhatsApp-Image-20160706-906

L’idea è di favorire, sul modello di quanto già previsto per la realizzazione delle opere di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici, una detrazione per il contribuente pari al 36% delle spese effettivamente sostenute e documentate, per interventi straordinari di sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni. Un segnale estremamente importante, soprattutto per il distretto florovivaistico pistoiese che rappresenta uno dei più importanti settori economici della nostra Toscana; conosciuto in Europa e nel mondo, è ancora capace di dar lavoro, pur in tempi di crisi, a migliaia di addetti e di raggiungere un livello di export straordinario. Riteniamo che investire in una politica “green oriented” possa determinare ricadute positive, a livello locale e nazionale, sulla qualità della vita, sul lavoro, sul turismo, sul paesaggio, sulla cultura, sul valore degli immobili e sull’economia.

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