Risoluzione edilizia scolastica, continua l’impegno del PD

Ho presentato una risoluzione parlamentare, sottoscritta anche dalla collega Manuela Ghizzoni, sul tema dell’edilizia scolastica. Il documento impegna il governo a introdurre come criterio per la distribuzione delle risorse legate alla futura programmazione nazionale scolastica anche quello dei Comuni colpiti da calamità naturali per i quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza negli ultimi cinque anni. Una possibilità che, se approvata, rappresenterebbe un’importante opportunità per i 22 Comuni della provincia di Pistoia colpiti dal maltempo dello scorso 5 marzo e dalle calamità naturali degli ultimi anni. Attualmente le risorse attivabili tramite i mutui BEI sono ripartite su base regionali secondo tre parametri: numeri edifici scolastici presenti nella regione, popolazione studentesca e affollamento delle strutture scolastiche.

L’attuale governo, infatti, sta dimostrando particolare attenzione all’edilizia scolastica. A maggio 2015, l’Italia si è dotata per la prima volta di una programmazione nazionale triennale degli interventi di edilizia scolastica con oltre 6mila interventi richiesti dalle Regioni per un fabbisogno totale di 3.7 miliardi di euro. I primi 1.300 interventi saranno finanziati grazie a 905 milioni dei mutui BEI (Banca europea per gli Investimenti), mutui agevolati, con oneri di ammortamento a carico dello Stato, che potranno essere accesi dalle Regioni.

Un altro aspetto importante è l’incentivo previsto dalla risoluzione per i Comuni nati a seguito di un processo di fusione o Unione. Il decreto legge Enti locali prevede spazi finanziari aggiuntivi per 40 milioni di euro per le spese inerenti interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici. La risoluzione mira a incrementare ulteriormente questi spazi finanziari per i comuni istituiti a seguito di fusione nonché per le Unioni di Comuni, in modo da incoraggiare ulteriormente virtuosi percorsi associativi.