Omicidio stradale: legge giusta, avanti con riforma del Codice della Strada

strada-1024x591L’approvazione definitiva della legge sull’omicidio stradale, giunta dopo un lungo e complesso confronto parlamentare, rappresenta una grande soddisfazione.

Oggi, il nostro pensiero va alle persone che non ci sono più, che hanno perso la vita per l’irresponsabilità altrui. Si tratta di una legge giusta, di un impegno che avevamo assunto di fronte ai familiari delle vittime e alle tante associazioni che, anche sul nostro territorio, si sono battute con coraggio e generosità perché questo traguardo fosse raggiunto.
L’obiettivo è stabilire un principio basilare: chi si mette alla guida di un veicolo deve farlo in condizioni psico-fisico ottimali. L’omicidio stradale prevede pene fino a 12 anni per chi provoca incidenti mortali sotto l’effetto di alcool o sostanze stupefacenti, con aggravanti ulteriori se il colpevole si dà alla fuga o guida senza patente. Per le lesioni stradali gravi, invece, la pena massima sarà di 7 anni. Inoltre, viene confermata la revoca della patente che potrà arrivare fino a 30 anni. Siamo convinti che l’inasprimento delle pene possa costituire un deterrente efficace contribuendo in modo determinante alla diffusione di comportamenti finalmente più corretti e rispettosi.
Ogni anno oltre 3.000 persone, quasi 10 al giorno, perdono la vita per incidenti sulle strade italiane. Un numero agghiacciante, che merita interventi straordinari e urgenti. Occorre promuovere nuove norme, una cultura della legalità più forte, strumenti per la prevenzione e punire severamente chi non rispetta le regole, né la vita degli altri.

La legge sul reato di omicidio stradale rappresenta il primo passo di un percorso che dovrà rimettere al centro della politica il tema della sicurezza stradale. Per anni, troppi anni, si è stati del tutto passivi rispetto a questa emergenza: siamo orgogliosi di dire che è finito il tempo dell’immobilismo. La politica torna a dare risposte alle persone, mettendo in campo leggi e soluzioni adeguate per rendere l’Italia più giusta e civile.

Adesso è necessario andare avanti con la riforma del Codice della strada, ma non basta. Dobbiamo mettere i Sindaci nella condizione di poter mantenere le nostre strade garantendone la messa sicurezza. Un dovere ineludibile di cui il governo dovrà farsi carico.

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