La Politica è una pagina bianca da scrivere insieme
Batterò il collegio elettorale in lungo e in largo. “A mani nude” con la voglia di consumare le suola delle scarpe, di bere un milione di caffè (d’orzo o deca), di non avere idea dei chilometri percorsi alla fine di ogni giornata. L’ho sempre fatto e continuerò a farlo, con gentilezza e attenzione.
Il compagno di viaggio in questa avventura? Un taccuino bianco con il mio numero di telefono, la mia email e i miei recapiti. Lo distribuirò a tutti e chi non l’ha ancora ricevuto può richiederlo attraverso i miei social, sito internet o casella di posta elettronica. È il simbolo di una campagna di ascolto e confronto che, dal mio ingresso in Parlamento, non si è mai interrotta.
Io credo nel Partito Democratico, sono fiero di far parte di questa comunità. Iscritti, semplici simpatizzanti e votanti alle primarie sono il primo naturale interlocutore. È a loro che chiedo supporto, sostegno ma anche consigli e, non ultime, critiche costruttive – sarebbe un grave errore non mettersi mai in discussione, sia come politici, ma soprattutto, come uomini.
Chiedo di giudicarmi per la persona che sono, per ciò che ho fatto in questi cinque anni: la mia porta, anche per chi non vota e non ha votato in precedenza PD, non è aperta, è spalancata! Vado avanti a testa alta, ma con i piedi per terra, sempre Edoardo, marito di Valentina, babbo di Lapo e Olivia, con una profonda passione per la nostra gente, per la nostra terra ed i meravigliosi luoghi, ambienti e mestieri che la rendono unica.
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