Via alla campagna elettorale con i lavoratori della Flexoprint

flexoprint

Ieri mattina Edoardo Fanucci ha incontrato i lavoratori della Flexoprint, azienda di Limestre specializzata nella produzione di sacchetti in plastica. Il settore, negli ultimi anni, ha attraversato il mare in burrasca della crisi economica e ha visto molte imprese costrette a ricorrere alla cassa integrazione.

“Questo è il primo incontro della mia campagna elettorale – ha detto Fanucci ai dipendenti che lo ascoltavano – e si tratta di una scelta simbolica: oggi il tema del lavoro è centrale. Sono qui per portarvi la mia solidarietà. Il Paese sta attraversando una crisi generalizzata, la prima cosa da fare è scommettere sulla qualità, sulla manodopera qualificata, su chi si rimbocca le maniche e investe in Italia”.

Dal vicesindaco di Montecatini non sono arrivate facili promesse elettorali, né annunci populistici, ma un impegno concreto per tutto il territorio. “Dobbiamo ragionare in un contesto più ampio rispetto a quello a cui siamo abituati – ha continuato – non usciremo dalla crisi come siamo entrati, e le istituzioni devono averne la consapevolezza. Per questo motivo, inauguriamo un sistema diverso di fare politica, in cui i parlamentari parlano con la gente, vivono il territorio e non si fanno vedere soltanto alla presentazione dei libri o alle cene per la raccolta fondi. E basta anche ai finanziamenti ‘a pioggia’: in diversi casi sono stati controproducenti. A 29 anni ho deciso di impegnarmi in prima persona e a viso aperto, senza alcun timore. E’ la cattiva politica ad aver spalancato le porte alla protesta, per questo bisogna ripartire dal basso”.

Dalla platea arriva un appello: “Le tasse sulle imprese sono troppo alte, così non si sopravvive” e, anche su questo punto, Fanucci è preciso. “Se si continua ad alzare le imposte, come ha fatto il governo Monti, non usciremo mai dalla crisi. Occorre una rimodulazione del peso fiscale e non chiedere i soldi ai soliti noti, ovvero ai lavoratori dipendenti e ai pensionati. In Italia, ci sono persone che hanno un tenore di vita del tutto incompatibile con la propria dichiarazione dei redditi e in pochissimi dichiarano più di 100.000 euro all’anno. Questo è inaccettabile”.

Un capitolo a parte è dedicato ai costi della politica, tema molto sentito dalla popolazione, su cui Fanucci, ancora una volta, non si sottrae. “Quando un’azienda è in difficoltà, i primi a tirare la cinghia sono i vertici. Allo stesso modo, non è possibile che la politica continui a costare così tanto mentre le famiglie non riescono ad arrivare a fine mese. Noi amministratori locali ci siamo già misurati su questo tema, sappiamo come si riducono le spese. Cercheremo di portare a Roma la nostra esperienza”.

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